Biella Hotel - Guida Turistica

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.: BIELLA HOTEL
 Importante centro tessile e laniero e sede della fabbrica di birra Menabrea, è situato ai piedi delle Alpi, al centro di rilievi montuosi ricchi di sorgenti (Massiccio del Bo, monti Mucrone - con l'omonimo lago - e Caminodato che era un vulcano,ormai spento , cuore delle prealpi biellesi) che alimentano i torrenti Elvo a ovest della città, Oropa e Cervo a est. Il suo antico nome era Bugella Civitas.Luoghi turistici di rilievo sono, a fianco della Val Cervo in direzione di Trivero, la strada Panoramica Zegna (con il centro sciistico di Bielmonte), il Parco della Burcina, oasi naturalistica con flora protetta, il territorio della Bessa e la baraggia, brughiera che fa da corona alla parte meridionale della città.
 Luogo di culto fra i più noti in Italia, e meta di pellegrinaggi, è il Santuario mariano di Oropa, meta di pellegrinaggi.In base ad antichi ritrovamenti preistorici si ha la certezza che i primi abitanti del biellese furono celti e liguri; essi si collocarono vicino ai corsi d'acqua e si dedicarono alla pesca, alla caccia e, in seguito, alla pastorizia.Una popolazione ligure - i Vittimuli, o Victimuli - si sviluppò lungo i territori della zona della Bessa (pianura biellese) e sfruttò i giacimenti auriferi che,avevano lasciato le glaciazioni sciogliendosi, lungo il torrente Elvo.
 Tale sfruttamento continuò anche in epoca romanica e continua tutt'oggi, sia pure come semplice hobby.Sulla collina dove sorge l'attuale Parco della Burcina vi sono stati verso la fine degli anni cinquanta ritrovamenti di attrezzi da lavoro e monili risalenti all'età del bronzo che testimoniano le antiche origini di BiellaUn documento dell'anno 826 attesta come l'allora Bugella venne donata al conte Busone da Ludovico il Pio (figlio di Carlomagno), imperatore del Sacro Romano Impero, di cui il Busone era messo.È questa la prima volta che il nome della città compare in un testo ufficiale; un altro documento (anno 882) testimonia poi di un'altra cessione, questa volta da parte di Carlo il Grosso alla Chiesa di Vercelli.Nel X secolo la città è abitata da popoli romanici, alemanni, longobardi e franchi i quali costruiscono le prime mura per difendersi dalle invasioni barbariche. Di questo periodo restano oggi il Battistero e l'attigua chiesa di Santo Stefano, attuale duomo cittadino, attorno ai quali crebbe la città.Uguccione - vescovo di Vercelli - concesse il 12 aprile 1160 importanti privilegi di mercato a chiunque avesse voluto abitare la collina del Piazzo; e ciò per crearsi soprattutto un rifugio onde sfuggire alle lotte fra i Guelfi e i Ghibellini vercellesi.Nacque così il Borgo del Piazzo, con la bella Piazza Cisterna e il relativo Palazzo, i portici con i capitelli di pietra e le decorazioni in cotto.Il castello del vescovo Uguccione andò distrutto durante la rivolta del 1377, capeggiata dal canonico Codecapra, che portò Biella alla sudditanza di Casa Savoia, cosicché tutti i comuni biellesi passarono sotto il dominio sabaudo.Tra il XIV secolo e il XV secolo ci furono numerosi scontri tra i Visconti e i Savoia per avere il possesso del biellese; il XVII secolo vide invece guerre contro i francesi e gli spagnoli e la città fu occupata dai primi nel 1704; nel 1706 il soldato biellese Pietro Micca salvò a prezzo della propria vita la città di Torino e di conseguenza Biella dall'invasione francese.Il 1 giugno1772 fu eretta la Diocesi di Biella.Nel 1798 Biella fu però nuovamente occupata dai Francesi con l'approvazione degli stessi Biellesi che speravano in un futuro prospero e privo di conflitti; per questo motivo innalzarono nella piazza della chiesa di S.Stefano l'"albero della libertà"". Dopo la battaglia di Marengo, la città venne annessa alla Francia. Il Congresso di Vienna la riportò nuovamente ai Savoia